venerdì 2 novembre 2012
Lotta Sudentesca: maturando malcontento ora carne da macello
Nella celebre "notte prima degli esami" sono apparsi sui muri delle scuole massesi striscioni che recitano " maturando malcontento, ora carne da macello!" e un volantino allegato che presenta il percorso di maturazione di un bovino paragonato a quello dello studente che, una volta arrivato alla maturità, come l’animale rappresentato, trova un macellaio ad attenderlo, che nello specifico è rappresentato dal Presidente del Consiglio Mario Monti. L'iniziativa attuata dai ragazzi di Lotta Studentesca, movimento giovanile di Forza Nuova, vuole essere una forte critica a tutte quelle classi di politici che con la loro condotta, anno dopo anno, non hanno fatto altro che avvelenare prospettive credibili per migliaia di giovani.
I giovani maturandi -commenta Marina Bertoneri, responsabile provinciale di Lotta studentesca- sono stati simbolicamente paragonati a carne da macello in quanto una volta raggiunta la sudatissima maturità non hanno prospettive migliori che finire disoccupati o, nella migliore delle ipotesi, ricoprire impieghi precari. E chi anche decidesse di proseguire con gli studi universitari, una volta laureato non troverebbe molto facilmente un' occupazione se non emigrando all'estero.
Con questa iniziativa -prosegue Marina Bertoneri- non intendiamo assolutamente sminuire l'importanza dell'istruzione e soprattutto della cultura ma semplicemente denunciare la drammatica situazione in cui versa il nostro paese e le scarse possibilità che offre ai suoi giovani, che, non scordiamoci, saranno il futuro dell’Italia.
Quindi -conclude Marina Bertoneri- diffidate da chi ritiene che le nuove generazioni siano le responsabili di tale situazione a causa della loro pigrizia o dello scarso spirito di adattamento. Le cose non stanno affatto così. La stragrande maggioranza dei giovani non è affetta da pigrizia e se necessario dispone di grande propensione all’adattamento. La drammatica verità è che il lavoro scarseggia. La crisi economica, di cui solo i nostri politici devono considerarsi colpevoli, ha incenerito migliaia di posti di lavoro. Tale situazione è il frutto dell’incapacità di intraprendere con determinazione la strada di un nuovo modello di sviluppo basato sulla trasparenza e sulla legalità. E’ il risultato della mancanza di credibilità e di autorevolezza della nostra classe politica . E’ l’emblema di un vecchio modo di fare politica troppo concentrato sugli equilibri di potere e sugli interessi particolari a discapito del bene comune.
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