
venerdì 28 maggio 2010
lunedì 17 maggio 2010
E' ora di andarsene dall'Afghanistan!

Sono morti, alle loro famiglie va la nostra piena solidarietà e a loro ci uniamo nel dolore, ma il loro sacrificio varrà mai qualcosa?
Purtroppo no: quella in Afghanistan è l'ennesima guerra illegittima attuata dalle politiche imperialiste ieri di Bush e oggi di Obama. I nostri ragazzi sono morti per gli interessi politici ed economici non del nostro Paese, ma per quelli di un altro, gli Stati Uniti, da sempre spacciatori di falsa e mortifera democrazia, nemici dell'autodeterminazione e della libertà dei popoli.
Condividiamo quindi quanto affermato dal segretario nazionale del nostro partito di riferimento, Roberto Fiore di Forza Nuova, che in proposito afferma: "si tratta di inutili sacrifici fatti nel nome di un Paese governato da politici corrotti che abusano della buona fede dei nostri soldati, che li mandano a morire in una terra che non ci vuole per una causa profondamente ingiusta e che non ha nulla di ideale, il tutto mentre l'Italia di questi stessi politici affonda nel liquame della corruzione più disgustosa e nel malaffare peggiore. Per la guerra in Afghanistan sono stati recentemente stanziati altri 40 milioni di euro nonostante la crisi in cui versa l'Italia e lo stallo della guerra. Berlusconi ama tanto i sondaggi, perchè non ne fa uno chiedendo agli italiani cosa pensano di questa guerra? I nostri soldati li vogliamo in Italia, non a morire per una guerra che non ci appartiene, che rappresenta l'iceberg delle ingiustizie imperialiste, che serve solo a ritardare la fine della potenza Usa".
Ufficio stampa
Lotta Studentesca
Segreteria provinciale Massa-Carrara
Sito web: www.lottastudentescamassa.blogspot.com
Email: lottastudentescamassa@hotmail.it
sabato 15 maggio 2010
Palestina libera

UNO STATO ILLAGALE CHE DA ALLORA E FINO AI GIORNI NOSTRI VIVE AI MARGINE DELL'ILLIGALITA' INTERNAZIONALE..
SCHIERIAMOCI AL FIANCO DEI PALESTINESI, PER L'AUTODETERMINAZIONE DI OGNI POPOLO!
giovedì 13 maggio 2010
Roma: successo per la manifestazione di LS al Duca degli Abruzzi

Ecco il resoconto ufficiale da parte del nostro ufficio stampa:
Roma, 12/05/2010
SUCCESSO PER LA MANIFESTAZIONE DI LOTTA STUDENTESCA AL DUCA DEGLI ABRUZZI!
«Abbiamo vinto!» è entusiasta Roberto Benignetti, responsabile romano di Lotta Studentesca, alla fine della giornata di mobilitazione dell’organizzazione giovanile, vicina a Forza Nuova, per la sicurezza nelle scuole.
«È andata molto bene, centinaia di studenti di questa e di altre scuole di Roma hanno partecipato alla nostra mobilitazione. La battaglia per la sicurezza nelle scuole è fondamentale, riguarda la salute di migliaia di ragazzi e lavoratori. Siamo stati ricevuti dal Preside del “Duca degli Abruzzi” che ha organizzato un’assemblea straordinaria nell’aula magna dell’istituto.»
All’assemblea hanno partecipato, per la cronaca: gli studenti dell’ITC “Duca degli Abruzzi” e dello Scientifico “Plinio Seniore” poco distante da Via Palestro, alcuni professori, il Preside dell’ITC e il dott. Antonio Napolitano, Direttore Regionale del Lazio dell’Inail. Una delegazione di Lotta Studentesca ha partecipato all’assemblea presentando le proprie rivendicazioni, ma soprattutto i dati inquietanti sulla situazione delle scuole.
«Siamo contenti che il dott. Napolitano abbia accettato il nostro invito, sia venuto stamattina e abbia espresso sostegno alla nostra battaglia ed il suo impegno personale e dell’ente che rappresenta per risolvere l’emergenza scuole. È stato un passo importante, il primo di un percorso, che dovrà essere necessariamente breve, per portare le nostre scuole non già a livelli di eccellenza, ma semplicemente al livello minimo di sicurezza previsto dalla legge. Tanto per capirci il ministero ha pubblicato recentemente le statistiche sulle scuole a rischio: a Roma sono 110 e fra queste non c’era il “Duca degli Abruzzi”, ciò vuol dire che le statistiche sono anche “generose” e che forse la situazione è peggiore.»
«Lotta Studentesca continuerà la sua battaglia per avere scuole sicure a Roma e in tutta Italia.»
UFFICIO STAMPA LOTTA STUDENTESCA
martedì 11 maggio 2010
Punto di vista - La questione del Crocifisso nelle aule scolastiche

Il crocefisso è, indubbiamente, un simbolo religioso: esso rappresenta l’immagine cardine della rivelazione cristiana, cioè l’incarnazione del Verbo divino che si sacrifica per espiare i peccati dell’umanità.
Ma questa immagine, per quanto importantissima, perché legata ai valori religiosi dei popoli italiani da venti secoli, è di per sé riduttiva. Il crocefisso è un simbolo di amore per il prossimo che ha un valore assolutamente universale. L’uomo raffigurato, che peraltro probabilmente avrebbe potuto togliersi dai guai pronunciando qualche frase ambigua al cospetto di Pilato, è un uomo che muore nella convinzione di sacrificarsi per gli altri, e, fatto straordinario, perdona i suoi carnefici.
Infine, last but not least, il crocefisso è un simbolo culturale e identitario, mirabile sintesi di duemila anni di storia culturale nazionale. I valori espressi dal crocifisso sono alla base delle opere dei migliori architetti, pittori, scultori e poeti italiani (ed europei).
Cosa c’entra, soprattutto con gli ultimi due punti, il tema (abusato e frainteso) della laicità dello stato? Assolutamente niente. In uno stato laico la sfera politica è inequivocabilmente separata da quella religiosa. Punto. Non credo che ciò implichi l’evirazione de facto di una parte del nostro patrimonio culturale e spirituale, quale sarebbe la rimozione del crocifisso. Rimozione forzata, dal momento che è risaputo che la maggior parte degli italiani non la vuole.
E allora perché questa ostilità da parte dell’intellighenzia di sinistra contro l’antico simbolo? “Disturba gli studenti stranieri” ci risponderebbero, aggiungendo le solite considerazioni sulla società laica multietnica. Ma affermare, come fanno questi partigiani del laicismo, che il crocifisso disturba gli studenti legati ad altre religioni è un falso clamoroso. Ed anche pericoloso, in quanto rischia di alimentare sentimenti xenofobi. Infatti il primo cinico commento che investe l’uomo comune di fronte a questa tesi è di certo : “se gli dà noia, se ne stiano a casa”, o qualcosa del genere. E non so fino a che punto ciò sarebbe sbagliato, dal momento che il commento che riceverebbe un europeo residente in un paese musulmano, che chiedesse ad esempio ad un muezzin di non chiamare il popolo alla preghiera perché “lo disturba”, sarebbe probabilmente meno gentile. Giustamente, per altro.
Pericoloso, dicevamo, ma soprattutto falso: è fondamentale ricordare che agli studenti islamici non dà noia il crocifisso, poichè Gesù rappresenta, dopo Maometto, l’uomo più importante della loro religione. Un profeta, come narra il sacro Corano, nato miracolosamente da una donna vergine.
Anche alla luce di questo fatto, che di solito non viene ricordato, appare chiara la vera natura del progetto di rimuovere il crocifisso: si tratta semplicemente di un aspetto della sempiterna crociata massonica contro la religione, di cui i nostri progressisti sono, ahinoi, (involontari?) portavoce. Crociata contro la quale noi, pertanto, abbiamo il dovere di opporci con forza.
Simone Ziviani per Punto di vista - La rubrica giornalistica fatta dai giovani per i giovani
venerdì 7 maggio 2010
Ma questi finora dove sono stati?

i portavoce del suddetto movimento, come un fulmine a ciel sereno, dopo un intero anno di assenza all'interno del dibattito relativo all'importanza delle tematiche giovanili nel quale noi stessi abbiamo svolto un ruolo considerevole con numerose iniziative cittadine, escono con una dichiarazione vaneggiante a riguardo della conferenza sulla RU486 organizzata per domenica dall'associazione culturale Ordine Futuro, dichiarando battaglia e creando tensione.
Nell'esprimere quindi profonda e sincera solidarietà ai cittadini massesi, che dovranno subire anche domenica le conseguenze dei complessi politico-sociali di questi quattro soggetti che cambiano sigla a seconda del caso (prima Asp, poi Carc, e infine Fronte studenti in lotta), facciamo notare agli eventuali membri del Fronte studenti che i problemi dei giovani nella nostra città sono ben altri e nulla hanno a che fare con tematiche stucchevoli e appartenenti al passato del nostro Paese. Le scuole cadono a pezzi, gli spazi pubblici giovanili sono inesistenti, le amministrazioni ignorano le istanze delle fasce più giovani - e quindi più deboli - della popolazione, e questi quattro folkloristici soggetti pensano ad antifascismo e lotta di classe, scendendo in piazza solo per contestare le legittime iniziative altrui! Riteniamo questo comportamento un'evidente e ulteriore prova dell'inconsistenza morale e soprattutto programmatica di questi soggetti, ai quali va il nostro invito ad occuparsi con maggior motivazione in quelle che sono le reali ed effettive istanze giovanili.
DOVE SIETE STATI FINORA?
Lotta Studentesca Massa
mercoledì 5 maggio 2010
domenica 2 maggio 2010
Punto di vista

Un modo di comunicare nuovo, ideato dai giovani per i giovani, un colpo d'occhio trasversale sulla nostra piccola realtà così come su quella più generale che riguarda tutti noi: dalla città di Massa alla nostra Italia, dalle piccole questioni di tutti i giorni alle grandi tematiche che, giorno dopo giorno, animano i grandi dibattiti.
Il tutto, qui sul nostro blog: sulla rete, la nuova frontiera comunicativa, il mezzo d'informazione per eccellenza, che non guarda alle barriere né geografiche né, tanto meno, ideologiche o sociali.
Lotta Studentesca è felice di presentarvi la nuova rubrica che vedrà protagonisti diversi giovani e promettenti giornalisti della nostra città: Punto di vista.
Non ci resta che augurarvi una buona lettura!
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